venerdì 18 novembre 2016

Gatti bianchi, dipinto


Gatti bianchi, olio su tela, cm 40x50

venerdì 11 novembre 2016

Forse in un giorno troppo azzurro, racconto breve

Qualche giorno fa sono andata a passeggiare nelle vigne. Le poche foglie ancora attaccate ai tralci spaziavano coi loro colori vivaci, giallo, rosso, arancione, sotto un cielo superlativamente azzurro.
Il contrasto fra colori complementari era incantevole, così come la decisa spinta di un venticello in crescendo impetuoso che le sollecitava a spiccare il volo. Ma loro resistevano ancora salde, forse leggermente spaventate per questa iniziazione alla libertà in una fase della loro vita ormai tardiva.
I sogni in germoglio della primavera, la brezza piacevole dell'estate erano di molto lontane, la vendemmia definitivamente conclusa: rimanevano scarsi raspi malinconici attorniati da qualche insetto sfuggito ai primi freddi dell'autunno. Il vento si fece più pungente. Sussurrò ad una foglia: "Vieni con me?". La foglia rispose: "Solo se poi posso tornare al mio tralcio, ha tanto bisogno di me. Proteggo l'uva dal sole quando è esacerbante durante la stagione estiva." "L'oro che ti riveste adesso " continuò il vento "non è niente in confronto a quello che ti farò conoscere io, l'oro dei sultani e dei ghiacciai; sorvolerai montagne e deserti, attraverserai oceani..."
La foglia si lasciò tentare e spiccò il volo. S'innalzò brevemente per un piccolo tratto, le sembrò d'assaporare un fremito mai provato, la libertà, l'infinito erano a portata dei suoi margini palmati. Il vento poi smise di sollevarla, la trascinò in orizzontale lungo i filari già spogli. Piroettava su se stessa salutando le poche foglie rimaste: "Sto andando, vado via col vento, vedrò il mondo..." Ma nonostante l'impetuosità dell'aria, essa era debole, le mancavano le forze e dopo un ultimo giro intorno ad un albero di pesco spoglio s'accasciò a terra, desolata, insieme ad altre foglie. "Forza" le bisbigliò il vento con uno dei suoi refoli più dolci "Andiamo, la strada è lunga." La foglia si alzò ancora per un attimo, le sembrò di udire le voci dei villeggianti, quella del vignaiolo, quelle dei vendemmiatori. La richiamavano alla sua missione : "Dove vai foglia, il vento d'autunno ti inganna, il suo cuore è freddo come l'inverno." Ma ormai essa giaceva a terra, inerme sulla distesa d'erba.
Passarono di lì due innamorati, mano nella mano, gli occhi accesi d'amore.La calpestarono mentre in piedi si scambiavano un bacio. E così successe il giorno seguente e quello ancora dopo... Ogni giorno alla stessa ora i due amanti si trovavano in quella vigna al limite del bosco. La foglia, piano piano, diventò la parte di un nuovo sentiero che splendeva col sole e riluceva nella luce delle stelle.
Quanche giorno fa sono andata a passeggiare nelle vigne, mano nella mano...