sabato 14 dicembre 2019

Coglimi d'ineffabile Poesie d'Eros

In questi giorni è stato pubblicato il mio libro Coglimi d'ineffabile Poesie d'Eros  (che nel 2014 avevo solo stampato; la nuova edizione ha poesie nuove sino al 2019 ) di cui pubblico qui copertina e introduzione.
Il libro è disponibile su tutti gli stores di internet e nelle librerie reali.



"Tulipano rosso" olio su cartone telato


Introduzione



       Il termine Eros è una parola greca che si traduce con amore ma ha un significato più ampio e più alto rispetto a quello intimo che diamo alla parola italiana amore e all'attrazione sessuale ad esso associata. Per i greci Eros, personificato in un dio fanciullo, generalmente figlio di Afrodite, è una forza vitale che tiene uniti elementi diversi, e talora opposti, senza annullarli. Significativo è che Sigmund Freud al quale  si attribuisce la più accreditata e, fra virgolette, scientifica definizione di Eros, teorizzata in Al di là del principio del piacere come pulsione di vita (l'insieme delle pulsioni sessuali e di autoconservazione, insieme di pulsioni creative e di aumento della complessità della vita, opposta alla pulsione di morte o di destrutturazione della materia sino allo stato inorganico), Freud, dicevo, cita nella stesso scritto Empedocle e Platone senza minimamente occuparsi dei  filosofi successivi (a parte un piccolo ma importante cenno a Schopenhauer), che pur dell'amore hanno dissertato e a lungo.
       Per Empedocle (la sua è una "fantasia cosmica" dice Freud) Eros è il principio che lega, congiunge, avvince i quattro elementi fondamentali, aria, acqua, fuoco, terra, mentre il principio dell'Odio (o anche Discordia o Contesa, quella che Freud chiama pulsione di morte) separa e fa tornare ad uno stato di Caos, in un continuo processo ciclico eterno.
        Per Platone ("il poeta-filosofo" del Simposio, come lo chiama Freud) Eros è un demone, figlio di Povertà ed Espediente. Del padre conserva la bellezza e l'abbondanza, e della madre la mancanza, la privazione, l'anelito, ed è un essere sempre inquieto e scontento che spinge verso la bellezza, sia la bellezza fisica che quella spirituale, l'Idea della Bellezza, in definitiva verso la filosofia stessa, amore per la conoscenza. Eros è così il tramite fra la dimensione terrena e quella sovrasensibile, del mondo delle Idee.
        Dal canto suo Freud ha un'ambiguità sottile e intercambiabile, a volte, fra il termine Eros e quello di libido ("la libido delle nostre pulsioni sessuali coinciderebbe con l'Eros dei poeti e dei filosofi, che tiene unito tutto ciò che è vivente", scrive ancora nello stesso Al di là del principio di piacere).  Libido o energia sessuale che, secondo il padre della psicoanalisi, ha dei riflessi indiretti e profondi sulla psiche e, sublimata, dà origine alla creatività e all'arte, come evidenziava lo studioso in volumi precedenti. In questa ambiguità sottile e freudiana si muovono le poesie del mio libro, poesie d'Eros, poesie che non sono solo ricche di sfumature intime nel senso della manifestazione fisica della componente sessuale dell'amore, ma tentano di conservare tutta la potenza originaria della parola Eros, con le sue implicazioni creatrici e creative.
      Difatti sono appunto i poeti di tutti i tempi che, non fornendo nessuna definizione di Eros ma scrivendo di coinvolgimento amoroso, di passione, d'amore carnale, hanno dato le più avvincenti interpretazioni dell'amore come energia vitale e unificatrice di elementi diversi, talora contrastanti, a volte proprio i due opposti per eccellenza, amore e morte, che spesso nell'erotismo si fondono ("il principio del piacere obbedisce alla pulsione di morte" scrive Freud; ha "una tendenza demoniaca a ripetere..." dice in un altro punto). Ogni poeta ha riversato nei suoi scritti la sua esperienza  amorosa unica, tentando di renderla universale, esperienza in cui gli altri potessero riconoscersi. A me è successo in questo libro di scrivere pagine sull'amore inaspettato, struggente, passionale fra una donna e un uomo. Ho scritto d'Eros, di quel misterioso dio o demone che mi ha cambiato la vita, sino ad una maggiore consapevolezza  ed espressione. Come dice delicatamente Platone: "Infatti ognuno diventa poeta, anche se prima era privo d'spirazione, se Eros lo tocca."