venerdì 23 dicembre 2016

Adorazione degli angeli, dipinto


Adorazione degli angeli, olio su tela, cm 80 x 100

copia di quello di Gerrit van Honthorst, 1620
che era alla Galleria degli Uffizi a Firenze
ed è stato distrutto nell'attentato terroristico di Via dei Georgofili nel 1993.

mercoledì 7 dicembre 2016

Le Odle - Poesia di carla vercelli (Natura)

Le Odle - Poesia di carla vercelli (Natura): Nel mélange vernale d'astri e fiocchi / svettano le Odle dalle grigie cime, / celano dei sentieri ardui gli

venerdì 18 novembre 2016

Gatti bianchi, dipinto


Gatti bianchi, olio su tela, cm 40x50

venerdì 11 novembre 2016

Forse in un giorno troppo azzurro, racconto breve

Qualche giorno fa sono andata a passeggiare nelle vigne. Le poche foglie ancora attaccate ai tralci spaziavano coi loro colori vivaci, giallo, rosso, arancione, sotto un cielo superlativamente azzurro.
Il contrasto fra colori complementari era incantevole, così come la decisa spinta di un venticello in crescendo impetuoso che le sollecitava a spiccare il volo. Ma loro resistevano ancora salde, forse leggermente spaventate per questa iniziazione alla libertà in una fase della loro vita ormai tardiva.
I sogni in germoglio della primavera, la brezza piacevole dell'estate erano di molto lontane, la vendemmia definitivamente conclusa: rimanevano scarsi raspi malinconici attorniati da qualche insetto sfuggito ai primi freddi dell'autunno. Il vento si fece più pungente. Sussurrò ad una foglia: "Vieni con me?". La foglia rispose: "Solo se poi posso tornare al mio tralcio, ha tanto bisogno di me. Proteggo l'uva dal sole quando è esacerbante durante la stagione estiva." "L'oro che ti riveste adesso " continuò il vento "non è niente in confronto a quello che ti farò conoscere io, l'oro dei sultani e dei ghiacciai; sorvolerai montagne e deserti, attraverserai oceani..."
La foglia si lasciò tentare e spiccò il volo. S'innalzò brevemente per un piccolo tratto, le sembrò d'assaporare un fremito mai provato, la libertà, l'infinito erano a portata dei suoi margini palmati. Il vento poi smise di sollevarla, la trascinò in orizzontale lungo i filari già spogli. Piroettava su se stessa salutando le poche foglie rimaste: "Sto andando, vado via col vento, vedrò il mondo..." Ma nonostante l'impetuosità dell'aria, essa era debole, le mancavano le forze e dopo un ultimo giro intorno ad un albero di pesco spoglio s'accasciò a terra, desolata, insieme ad altre foglie. "Forza" le bisbigliò il vento con uno dei suoi refoli più dolci "Andiamo, la strada è lunga." La foglia si alzò ancora per un attimo, le sembrò di udire le voci dei villeggianti, quella del vignaiolo, quelle dei vendemmiatori. La richiamavano alla sua missione : "Dove vai foglia, il vento d'autunno ti inganna, il suo cuore è freddo come l'inverno." Ma ormai essa giaceva a terra, inerme sulla distesa d'erba.
Passarono di lì due innamorati, mano nella mano, gli occhi accesi d'amore.La calpestarono mentre in piedi si scambiavano un bacio. E così successe il giorno seguente e quello ancora dopo... Ogni giorno alla stessa ora i due amanti si trovavano in quella vigna al limite del bosco. La foglia, piano piano, diventò la parte di un nuovo sentiero che splendeva col sole e riluceva nella luce delle stelle.
Quanche giorno fa sono andata a passeggiare nelle vigne, mano nella mano...

sabato 29 ottobre 2016

Natura morta d'autunno, dipinto


Natura morta d'autunno, olio su tela, cm 40x 50.

venerdì 14 ottobre 2016

Giorno d'estate, haiku

Cipressi aridi-
In tripudio assolato
nuotano fiori
Pittura digitale

Ricordando, in questo giorno di pioggia, di vento e di buio, i giorni d'estate appena trascorsi, la loro luce, il loro profumo, la loro vita! I papaveri fluttuano nella visione indistinta dall'afa, ma sono il respiro che si fa meno affannoso, il sole che esalta i colori!

venerdì 30 settembre 2016

Cenni di tango - Poesia di carla vercelli (Riflessioni)

Cenni di tango - Poesia di carla vercelli (Riflessioni): Dapprima è la 'mirada', lo sguardo / complice d'intesa e sensuale intrigo. / Tra i capelli -meglio neri / ma bionda è la polvere dalle ombre- / una rossa rosa / che s'avvertano persino le spine, / l'originario dolore / dei vicoli di

martedì 27 settembre 2016

Cavalli, dipinto

C'è una poesia di Mario Luzi che ad un certo punto recita così:

"La vita sulla terra è dolorosa
ma anche gioiosa: mi sovvengono
i piccoli dell'uomo, gli animali, gli alberi."

Fra le creature che rendono la vita gioiosa il grande poeta include gli animali.
Sono pienamente d'accordo. Pur non essendo un'animalista nutro un enorme rispetto ed affezione per gli animali. Ho sempre avuto con me gatti, cani, usignoli giapponesi e sono attratta ed affascinata anche dalle abitudini e dagli stili di vita di tutti gli animali selvatici.
Ho iniziato molto tempo fa a dipingere i miei gatti e il mio cane per poi ritrarre animali che conosco meno direttamente.Tra questi uno dei più eleganti è sicuramente il cavallo. Quando sono stata in Camargue mi è capitato di osservare molti cavalli lasciati relativamente liberi nelle praterie e paludi del delta del Rodano e ne ero entusiasta. Tanto da raccogliere loro fotografie che hanno dato origine a questo dipinto.

Un puledrino di qualche giorno accudito dalla madre sullo sfondo del Mediterraneo...
Cavalli, olio su tela, cm 60 x 80

I cavalli Camargue nascono scuri e diventano poi bianchi intorno ai quattro-cinque anni quindi è da supporre che, se si tratta della madre, sia relativamente giovane, non ancora del tutto adulta o piuttosto che siano due cavalli berbero-arabi data la loro corporatura più tozza rispetto al Camargue. Resta il fatto che vederli e dipingerli è stata per me una grande gioia!

mercoledì 21 settembre 2016

La volpe e la parola, poesia

Immagina la parola come una magnifica volpe
incontrata per caso su immacolato manto nevoso
si sofferma a penetrarti col suo sguardo.

Ha molto da farsi perdonare, la parola:
le scorribande nei pollai degli uomini,
la prolissa fatuità del suo girovagare,
i sabotaggi alle dighe delle terre alte,
le connivenze col dominio prepotente dei lupi,
l'infedeltà al pensiero, la libertà presunta.

La parola è ruffiana e feroce,
desiderante e scaltra,
nega e rinnega più volte se stessa.

Ma nel momento in cui t'appare
essa è verginale, autentica, calma,
pare non avere nessuna orma dietro sé,
puoi sentire, palpabile,
la sua ancestrale aspirazione
a essere addomesticata poco per volta
-come i numerosi segugi che la cacciano-
per condividere ed esprimere il vissuto.

Ti contempla per un attimo come fosse scesa
dall'empireo, da altri sconosciuti pianeti
e poi se ne riparte verso i suoi nivei spazi
distogliendo prima il suo sguardo dal tuo

ed è lì, proprio in quel momento
che nasce la poesia.

domenica 28 agosto 2016

Piccolezze, poesia

Le illustrazioni avevano la patina delle favole
e rosseggiavano i capelli tra le pagine, dolcemente
come quarantatre tramonti in un solo giorno
o la volpe e la rosa che volevano Esserci,
una addomesticata e l'altra innaffiata,
il legame e la cura,
nessuna solitudine, nessuna sopraffazione
-nessun controllo-

Le cifre erano righe sul pavimento,
giunchi centrifughi
-solo apparenze
oltre le quali
sedersi a immaginare...

ed era ed è
questa la realtà.

venerdì 26 agosto 2016

La volpe e la parola, introduzione

La volpe e la parola

Ho sempre pensato che "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry fosse una fiaba profetica e veritiera.
La figura della volpe che vuole essere addomesticata mi ha, sin da bambina, affascinato. Nel momento in cui la volpe sollecita il piccolo amico a creare un legame, lo invita all'amicizia,all'immaginazione, alla responsabilità, all'amore: "Tu sei responsabile per sempre di ciò che addomestichi". Il segreto della volpe è molto semplice: "Non si vede bene che col cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi".
In questo nostro mondo devastato dal male fisico e morale quanta saggezza nelle parole della volpe! Essa invita il bambino (futuro uomo) a usare il cuore nell'approccio con la realtà. Così l'addomesticamento diventa l'addomesticamento di quella parte selvaggia di noi per relazionarci all'altro, diventarne responsabili, renderlo importante e prezioso. E' il tempo che il piccolo principe dedica alla volpe e alla sua rosa, che le rende così uniche!
"La volpe e la parola", il mio libro, è una storia, in poesia, di legami, a partire da quelli familiari, d'amicizia, di relazioni con l'altro sesso, d'amore. E' la mia storia, ma sono sicura che in molti potrebbero riconoscersi.
I legami sono anche con le cose che ci circondano: ecco le poesie dedicate alla  bellezza della natura e ai viaggi.
Il più profondo legame è quello con noi stessi,  proprio con quella nostra parte oscura e selvaggia che inconsapevolmente ci plasma e, se sublima, diventa arte, pittura e poesia, come è successo a me. Molti testi ho dedicato all'arte, riferimenti ad artisti ammirati e studiati, all'origine e all'analisi dei miei dipinti, alla genesi della forma poetica stessa.
Se "le parole sono una fonte di malintesi" (meglio un gesto, a volte, un abbraccio, una carezza...) la poesia, con l'uso immaginativo della parola, ha il potere d'allargare la visuale, di far giungere all'essenziale.

mercoledì 24 agosto 2016

Mareggiata, dipinto

Mareggiata, olio su tela, cm 70x 70

Maschere a Venezia, dipinto

 
Maschere a Venezia, olio su tela, cm 60 x 80