mercoledì 28 agosto 2024

Muro di gelsomini



Talora si porta a spasso
una remota indicibile sofferenza,
quando all'improvviso l'invisibilità degli angeli
si para dinnanzi in un muro di gelsomini
a primavera
nella quiete lacustre della baia.

Vorrei avere la consistenza dei riflessi,
le caratteristiche della foschia serale e intatta
o il lasciapassare di un cherubino autorizzato
per attraversare tutta questa lussuriosa purezza,
tutto questo stordente profumo
e ritrovarmi dall'altra parte

impalpabile e minima,
-fondata
sul tenue movimento dell'onda
quando non infierisce sul riposo della barca. 




 

martedì 9 luglio 2024

Come non saperlo?

In posti sperduti dell'America Latina
poeti per strada
offrono poesie ai passanti-

vicino ad una bancarella del mercato
un bambino dorme pacifico
sotto la gigantografia di Ruben Dario

e appena più in là
impiegati, casalinghe, ambulanti,
ragazzini, studentesse
chiedono ai poeti l'incanto delle parole

per un amore, un'emozione, un dolore
un successo  o una sconfitta

una poesia per ogni sentimento,
per ogni stato d'animo, per ogni evento
che si voglia celebrare, dimenticare, indagare...

Il bimbo che dorme pare sorridere:
la poesia è vita, come non saperlo?


 

"La vita è un caffè, aroma floreale", olio su cartone telato.

mercoledì 19 giugno 2024

Ricetta per una natura morta d'inizio estate


mercoledì 29 maggio 2024

Entusiasmo


Disperavo sugli steli recisi,
la terra arida in profondità nonostante la pioggia,
il mancato drenaggio di certe emozioni forti

ma poi ho potato i rami secchi e non necessari,
inaffiato perbene le mie radici,
scolato nella creatività gli eccessi negativi
 
e tu sei rinato, entusiasmo,
come uno fiore bianco inaspettato
cresciuto in  silenzio
nella piccola foresta tropicale del mio cuore.



 


mercoledì 20 marzo 2024

Elba

Se mi fosse consona la potenza
dello scirocco, la torrida calma
o dei verdi improvvisi la pazienza
che allietano, fra il turchese, ogni alma.

Potessi avere del ginepro essenza
e l'ombra di qualche sparuta palma
su spiagge argentate, o la sequenza
di una capinera che il canto spalma.

Allora forse descriverti potrei
isola di viburno e di granito,
scoglio d'Aleatico e di viandanti.

Ad ogni tornante d'anima sarei
di più senz'altro dell'inaridito
senso umano, che ha perduto incanti.
 


lunedì 18 marzo 2024

Pieghe di ciniglia


Una mattina, nei turbinii
gentili e verdi del Basso Monferrato
pur con la languida foschia di marzo
che pennella alberi ancora spogli.

Ho intrapreso dolci pendii
con noncuranza. L’inverno inveterato
ha riavvolto di brina il cardo,
sparso al vento le ultime foglie
del faggio e dell’eucalipto.

Sto in un battibaleno delle ciglia
come stanno campanule celesti
i vitigni potati della Barbera,
le case dorate di luce e di sassi.

Sto su questa morbida ciniglia
dei prati. Ho dato libertà ai gesti
come una remota primavera
che danza a ritroso sui suoi passi.
A volte procedo, a volte mi eclisso.

 


sabato 16 marzo 2024

Haiku (Eremo sul lago)

Rupe scoscesa

cirri rosa a lambire-

voci dell'acqua.

"Eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro", acquerello


domenica 3 marzo 2024

Fiore di giada, di Carla Vercelli [Poesia] :: LaRecherche.it

Fiore di giada, di Carla Vercelli [Poesia] :: LaRecherche.it

domenica 18 febbraio 2024

Guadando il fiume


-Guadiamo il fiume- mi proponi lieto.
Biciclette per mano, attraversiamo
tutto questo tempo, da greto a greto.

Il chiaro dì della vita solchiamo
fresca acqua amniotica che estremità
lambisce, con fiducia assecondiamo

in un’atavica serenità.
Non so ancora se il disuguale Eraclito
o Parmenide m’affascinerà.

Ho soltanto pochi anni oggi e il tacito
parlottio umbratile fra acque e fronde
non dice neppure cosa sia lecito

o illecito. Non ancor mi confonde
la scelta, lo scarto, non crea ressa
ancora il sasso che da acque profonde

inciampa. Mi vedo solo riflessa
in questo fiumetempo, dentro a metà
dentro cose, posti, dentro me stessa

come in un ritorno.

Ho solo pochi anni oggi e l’eternità
d’un giorno.

 


domenica 31 dicembre 2023

Proposito


Ci vorrebbe qualcuno che ci ricordasse insieme,
dicesse: Ah sì, si sono amati anche lontani
nell'anno palindromo e in quelli dopo
non certo più remissivi o rassicuranti
come l'amore sono stati questi amanti-

ci ricordasse così
che abbiamo avuto più cani, molti gatti,
case con tappeti erbosi e tulipani,
che abbiamo dipinto, scritto, letto
amato
libri, paesaggi, soprammobili, canzoni
e persone. Fra queste qualcuno

che ci ricordasse insieme
ci vorrebbe, ci vorrà
con un solo proposito, un solo scopo
fra tutte le nostre aspirazioni,
da sempre e ancora di più, ora:
la felicità.

"Full e Galileo", olio su tela