mercoledì 20 marzo 2024

Elba

Se mi fosse consona la potenza
dello scirocco, la torrida calma
o dei verdi improvvisi la pazienza
che allietano, fra il turchese, ogni alma.

Potessi avere del ginepro essenza
e l'ombra di qualche sparuta palma
su spiagge argentate, o la sequenza
di una capinera che il canto spalma.

Allora forse descriverti potrei
isola di viburno e di granito,
scoglio d'Aleatico e di viandanti.

Ad ogni tornante d'anima sarei
di più senz'altro dell'inaridito
senso umano, che ha perduto incanti.
 


lunedì 18 marzo 2024

Pieghe di ciniglia


Una mattina, nei turbinii
gentili e verdi del Basso Monferrato
pur con la languida foschia di marzo
che pennella alberi ancora spogli.

Ho intrapreso dolci pendii
con noncuranza. L’inverno inveterato
ha riavvolto di brina il cardo,
sparso al vento le ultime foglie
del faggio e dell’eucalipto.

Sto in un battibaleno delle ciglia
come stanno campanule celesti
i vitigni potati della Barbera,
le case dorate di luce e di sassi.

Sto su questa morbida ciniglia
dei prati. Ho dato libertà ai gesti
come una remota primavera
che danza a ritroso sui suoi passi.
A volte procedo, a volte mi eclisso.

 


sabato 16 marzo 2024

Haiku (Eremo sul lago)

Rupe scoscesa

cirri rosa a lambire-

voci dell'acqua.

"Eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro", acquerello


domenica 3 marzo 2024

Fiore di giada, di Carla Vercelli [Poesia] :: LaRecherche.it

Fiore di giada, di Carla Vercelli [Poesia] :: LaRecherche.it

domenica 18 febbraio 2024

Guadando il fiume


-Guadiamo il fiume- mi proponi lieto.
Biciclette per mano, attraversiamo
tutto questo tempo, da greto a greto.

Il chiaro dì della vita solchiamo
fresca acqua amniotica che estremità
lambisce, con fiducia assecondiamo

in un’atavica serenità.
Non so ancora se il disuguale Eraclito
o Parmenide m’affascinerà.

Ho soltanto pochi anni oggi e il tacito
parlottio umbratile fra acque e fronde
non dice neppure cosa sia lecito

o illecito. Non ancor mi confonde
la scelta, lo scarto, non crea ressa
ancora il sasso che da acque profonde

inciampa. Mi vedo solo riflessa
in questo fiumetempo, dentro a metà
dentro cose, posti, dentro me stessa

come in un ritorno.

Ho solo pochi anni oggi e l’eternità
d’un giorno.