lunedì 11 novembre 2024

Delle tue mani

Delle tue mani
conosco il ritmo, l’umiltà,
l’andatura e il gesto
non allineati del coraggio.

Il concetto che si fa attuazione
colore, materia, legno, creta
bronzo. Leghe e legami.
Il pensiero cardato dalla scrittura.

So delle tue mani la carezza
sul viso e dentro. Più a fondo,
a fondo più di quanto appare
la minima luce, il minimo corpo.

Venero le tue mani forti e delicate:
il polso che congiunge alla terra,
il carpo dove si muovono strade,
il metacarpo, più invitante, di sentieri,

le unghie sono richiami felini,
i palmi coppe con miele delle nubi,
le falangi destinazioni per migratori.

Delle tue mani non conosco la rabbia,
il pugno scomposto,
il cambio repentino delle carte,
la falsità del baro.

Conosco l’autentico respiro dei tuoi pori,
la complessità delle articolazioni nervose
che obbediscono a un caso di scelte.
So i muscoli, i gangli e le sinergie celesti.

Celeste
so il caldo tepore delle dita
quando mi prendi per mano
e intrecci tenerezza alla tua.



 

martedì 29 ottobre 2024

Il cuore verticale

    Vorrei avere un cuore verticale
    in continuo movimento ascensionale
    fra le cose della terra e quelle del cielo_

    un cuore rampicante di luce
    che brilli agli orizzonti di vera emozione,
    sensibilità, empatia, intuizione

    non valori segni di debolezza
    ma piuttosto di fragilità,
    petali-pilastri dell'umana essenza_

    sul filo dei sentimenti in equilibrio
    un cuore che intuisca la tristezza
    e si prodighi in allegria_
   
    disobbediente fra tutti i disobbedienti
    al potere, al successo, al dominio,
    ai rigidi ragionamenti,
    alle aberrazioni della modernità.

    Vorrei essere un cuore verticale
    che palpiti di forza ed energia
    come quello di una donna che ama,
    soprattutto la libertà.



domenica 6 ottobre 2024

Le nuvole di Constable

Così cupe e spettacolari
da far supporre tempeste epocali sul mare,
così soffici e bianche da sovrastare 
campestri idilliaci scenari-

protagoniste assolute di un paesaggio,
una scena, una raffigurazione, naturali.

Così realistiche da far arrossire
o inacidire il Sole che gioca tra i loro lembi-

confermano e sfuggono le loro classificazioni
cumuli, cirri, strati nembi

oscurano, illuminano, filtrano, grondano,
stanno e non stanno, si dileguano, sbuffano, 
si muovono e smuovono, sempre in movimento.

Cosi veloci quanto possono essere
le pennellate all'aperto o il vento.

Così mutevoli da fissarne le forme
di un particolare momento,
mutevoli come può essere la vita e il cambiamento.

Così belle ed eteree da rappresentare
il Cielo, l'infinito, le emozioni
e il sentimento.
 


mercoledì 28 agosto 2024

Muro di gelsomini



Talora si porta a spasso
una remota indicibile sofferenza,
quando all'improvviso l'invisibilità degli angeli
si para dinnanzi in un muro di gelsomini
a primavera
nella quiete lacustre della baia.

Vorrei avere la consistenza dei riflessi,
le caratteristiche della foschia serale e intatta
o il lasciapassare di un cherubino autorizzato
per attraversare tutta questa lussuriosa purezza,
tutto questo stordente profumo
e ritrovarmi dall'altra parte

impalpabile e minima,
-fondata
sul tenue movimento dell'onda
quando non infierisce sul riposo della barca. 




 

martedì 9 luglio 2024

Come non saperlo?

In posti sperduti dell'America Latina
poeti per strada
offrono poesie ai passanti-

vicino ad una bancarella del mercato
un bambino dorme pacifico
sotto la gigantografia di Ruben Dario

e appena più in là
impiegati, casalinghe, ambulanti,
ragazzini, studentesse
chiedono ai poeti l'incanto delle parole

per un amore, un'emozione, un dolore
un successo  o una sconfitta

una poesia per ogni sentimento,
per ogni stato d'animo, per ogni evento
che si voglia celebrare, dimenticare, indagare...

Il bimbo che dorme pare sorridere:
la poesia è vita, come non saperlo?


 

"La vita è un caffè, aroma floreale", olio su cartone telato.

mercoledì 19 giugno 2024

Ricetta per una natura morta d'inizio estate


mercoledì 29 maggio 2024

Entusiasmo


Disperavo sugli steli recisi,
la terra arida in profondità nonostante la pioggia,
il mancato drenaggio di certe emozioni forti

ma poi ho potato i rami secchi e non necessari,
inaffiato perbene le mie radici,
scolato nella creatività gli eccessi negativi
 
e tu sei rinato, entusiasmo,
come uno fiore bianco inaspettato
cresciuto in  silenzio
nella piccola foresta tropicale del mio cuore.



 


mercoledì 20 marzo 2024

Elba

Se mi fosse consona la potenza
dello scirocco, la torrida calma
o dei verdi improvvisi la pazienza
che allietano, fra il turchese, ogni alma.

Potessi avere del ginepro essenza
e l'ombra di qualche sparuta palma
su spiagge argentate, o la sequenza
di una capinera che il canto spalma.

Allora forse descriverti potrei
isola di viburno e di granito,
scoglio d'Aleatico e di viandanti.

Ad ogni tornante d'anima sarei
di più senz'altro dell'inaridito
senso umano, che ha perduto incanti.
 


lunedì 18 marzo 2024

Pieghe di ciniglia


Una mattina, nei turbinii
gentili e verdi del Basso Monferrato
pur con la languida foschia di marzo
che pennella alberi ancora spogli.

Ho intrapreso dolci pendii
con noncuranza. L’inverno inveterato
ha riavvolto di brina il cardo,
sparso al vento le ultime foglie
del faggio e dell’eucalipto.

Sto in un battibaleno delle ciglia
come stanno campanule celesti
i vitigni potati della Barbera,
le case dorate di luce e di sassi.

Sto su questa morbida ciniglia
dei prati. Ho dato libertà ai gesti
come una remota primavera
che danza a ritroso sui suoi passi.
A volte procedo, a volte mi eclisso.

 


sabato 16 marzo 2024

Haiku (Eremo sul lago)

Rupe scoscesa

cirri rosa a lambire-

voci dell'acqua.

"Eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro", acquerello