-La metti la sesta?- La voce
accanto a me distoglie
da una canzone che mi emoziona.
Strano, di solito corro più di lui!
E' che ora vedo solo curve
e dietro le curve spirali biancheggianti
come i fumosi pensieri di un gatto
chiazzato e monumentale
tutto solo sul tetto in beole
del portico della villa in riva al lago.
Il suo sguardo d'oro si perde
nella solitudine d'acqua
nei riflessi del crepuscolo
appena movimentati da un battello.
-Carla, lo vedi anche tu?- La voce sorride.
No, non mi chiamo Carla, chiamami Lou,
Emma, Nusch, Frida, Albertine...
Sono qui a contemplare da distante
la mia vita, l'unica
con grande margine d'errore
ma ho vissuto tutte le loro vite,
come una fuggitiva esatta.
domenica 31 dicembre 2017
Verso il nord della penultima vita
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